“Passi Scelti”: incontri con gli scrittori al Cortino di Fratta

Nuova rassegna di incontri letterari con gli autori

La Biblioteca di Fossalta di Portogruaro e Centro Culturale Ippolito Nievo organizzano una rassegna di incontri letterari con alcuni scrittori locali e nazionali presso il Giardino di Marte e Flora del Castello di Fratta. Scopri tutti gli scrittori che interverranno e prenota la tua partecipazione CLICCANDO QUI

Da maggio a luglio, scrittori locali e nazionali interverranno presso il Cortino del Castello di Fratta alle ore 18:30 per presentare al pubblico le nuove uscite, parlare del proprio percorso artistico e accademico, la passione per la scrittura e conversare sull’importanza della lettura.

Approfondiamo di seguito chi interverrà per ogni incontro e chi lo presenterà:

 

28 maggio, Diego Collovini presenta il volume “Il sorriso di Antonello”, in conversazione con l’autore Umberto Berti

 

L’autore – DIEGO A. COLLOVINI: CRITICO, DOCENTE DI STORIA DELL’ARTE. Ha pubblicato diverse monografie di artisti contemporanei e curato diverse esposizioni di artisti contemporanei. Come ricercatore e cultore della materia allo IUAV e ha al suo attivo scritti di sociologia dell’arte, antropologia e di estetica, nonché di restauro dell’arte contemporanea. Ha collaborato con diverse riviste d’arte, tra le quali Flash Art, Titolo, ecc.; è redattore capo della Rivista d’arte Arte Contemporanea news. Ha insegnato Teoria del Gusto e Storia del Costume al CUT di Treviso, Teoria e Storia del Restauro all’ABA di Venezia, attualmente è docente di Storia dell’arte Moderna all’ABA G. B. Tiepolo di Udine. E’ anche autore di opere di approfondimento in tema d’arte.
Il volume – IL SORRISO DI ANTONELLO (ROMANZO STORICO, edizioni Campanotto 2021): un viaggio affascinante nell’Italia di fine ‘500 dove in piena Controriforma un giovane pittore si chiede come la pittura possa rappresentare le immagini sacre senza incorrere nell’accusa di eresia. Un periodo di tempo limitato ma complesso che va dal primo arresto di Menocchio, mugnaio accusato di eresia nel 1584, fino alle soglie del giubileo del 1600, quando venne emessa la sentenza di condanna al rogo per Menocchio, a Portogruaro, e per Giordano Bruno, a Roma, ambientato fra Venezia, Portogruaro e in alcuni paesi della Patria del Friuli.
Il presentatore – UMBERTO BERTI: collabora con vari enti ed istituzioni ricoprendo incarichi di pianificazione concertistica, programmazione e divulgazione culturale. È autore e curatore di numerose pubblicazioni dedicate soprattutto alla musica strumentale europea, ha collaborato con alcune testate giornalistiche (Gazzettino, Amadeus, ecc,), interviene occasionalmente nel programma radiofonico Radio3Suite. Relatore in convegni anche internazionali (Stoccarda, Ermitage a Pietroburgo, Mittelfest, ecc.), ha collaborato con Maestri quali Quirino Principe, Sandro Cappelletto, Guido Zaccagnini e altri. Condivide con più illustri colleghi la serena disperazione derivante dall’insegnamento nelle scuole statali italiane.

 

4 giugno, Elena Vesnaver;

 

L’autore – ELENA VESNAVER: Ha lavorato per 20 anni come attrice (e, a nostro parere, dotata, oltre che di talento, anche di un bellissimo timbro di voce), ma lo scrivere fa da sempre parte della sua vita professionale, e dal 2004 diventa la sua occupazione esclusiva. Nel 2005 conquista il terzo posto al concorso Profondo Giallo con La faccia nera della luna. Vince lo Sherlock Magazine Award 2008 con Il caso dell’unicorno nero e il racconto appare sul numero 13 della rivista dedicata agli appassionati di Sherlock Holmes. Ha vinto nel 2015 il premio Scerbanenco@Lignano e nel 2016 la prima edizione del premio Verbania for Women. Nel 2019 vince il Premio Europa dedicato alle scrittrici che si cimentano nel giallo e nel noir. Scrive per diverse collane della Lisciani Editore, collabora con il settimanale Confidenze, e cura rubriche dedicate alle donne dell’arte e della cultura. Nel 2020 esce Il mistero della calle senza nome, Lisciani Libri e nel 2021, sempre per Lisciani Libri, pubblica il libro Le Irriverenti, i volti femminili delle grandi rivoluzioni.

Il volume – LE IRRIVERENTI: Può essere un viaggio. Può essere un mestiere. Può essere che la vita la si voglia vivere e basta; può essere il bisogno di buttare giù i paletti, oppure di giocarseli quei paletti e imbrogliarli sotto il naso di tutti, perché l’unica cosa che voglio è vivere come voglio. A modo mio. A modo mio e basta. Ridere a modo mio, amare a modo mio, decidere quello che è meglio per me, a modo mio. Trentadue donne. Trentadue donne che si sono create ascoltando soltanto la loro testa. Trentadue vite diverse e con un comune denominatore: la libertà, perché la libertà è l’unico valore che meriti il sangue e le lacrime e la fatica, l’unica necessità simile all’aria, che senza non si respira. Trentadue donne con tante sfumature e una sola certezza. Trentadue figure scomode, irriverenti, ognuna a modo suo. Trentadue, ma chissà quante altre in giro per il mondo. Chissà quante altre, magari, leggendo questo libro. Età di lettura: da 13 anni.

 

11 giugno, Pierluigi Porazzi;

 

L’autore – PIERLUIGI PORAZZI: lavora a Udine, dove trascorre la maggior parte della giornata, e abita a Tarcento. Laureato in giurisprudenza, ha conseguito il titolo di avvocato e fa parte del progetto Sugarpulp. Suoi racconti sono apparsi su riviste letterarie, in diverse antologie (tra cui “La compagnia dei Benandanti”, Morganti Editore, “Più veloce della luce”, Pendragon, e “Notti oscure”, La Corte Editore) e nella raccolta “La sindrome dello scorpione”. Il regista Luca Sabbatini ha realizzato, nel 2020, un cortometraggio tratto da uno dei suoi racconti, “LA FOTOGRAFIA”, già presentato al BCT – Festival nazionale del cinema e della televisione. Ha pubblicato per Marsilio Editore i romanzi “L’OMBRA DEL FALCO”, “NEMMENO IL TEMPO DI SOGNARE”, in seguito usciti anche, rispettivamente, nelle collane “Noir Italia” (Il Sole 24 Ore) e “Il Giallo Italiano” (Il Corriere della Sera) e “AZRAEL”, premiato come miglior romanzo dell’anno nell’ambito dei Corpi Freddi Awards. Per la collana gLam di Pendragon, è uscito “UNA VITA PER UNA VITA”, scritto con Massimo Campazzo, sul tema del bullismo. Per La Corte Editore ha pubblicato i romanzi “LA RAGAZZA CHE CHIEDEVA VENDETTA” e “IL LATO NASCOSTO”.

Il volume – IL LATO NASCOSTO: Il lato nascosto è un thriller sociale con tratti noir ambientato a Udine. Corruzione ai piani alti, mafia (nigeriana) e spaccio, ma anche problematiche che affliggono il nostro presente e il nostro quotidiano. Pierluigi Porazzi, Considerato uno dei maestri del giallo italiano, questa volta lascia da parte il suo investigatore Alex Nero per una storia potentissima in cui ci presenta due poliziotti, un uomo e una donna: due eroi “normali”, che sapranno farsi amare con le loro forze e le loro debolezze. Un giallo dal taglio innovativo, con sullo sfondo il dramma e gli atroci meccanismi della mafia nigeriana. Al centro un omicidio che si svelerà un rompicapo diabolico, risolvibile solo da una mente altrettanto oscura. Porazzi si riconferma una garanzia per chi ama le tinte noir e inaugura un nuovo genere: il social thriller, che affronta argomenti scottanti e fondamentali della modernità, senza abbandonare il ritmo adrenalinico e gli incredibili colpi di scena a cui ci ha abituato.

 

18 giugno, Angelo Floramo;

 

L’autore – ANGELO FLORAMO: Medievista per formazione, scrittore, docente di ruolo di Lingua e Letteratura italiana e Storia negli istituti secondari di secondo grado, Angelo Floramo è studioso rigoroso e affascinante divulgatore. ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, aventi per oggetto il Medioevo e i suoi sogni. Per motivi di studio e di ricerca ha visitato e continua ancora ad esplorare le più antiche biblioteche di conservazione in Italia e in Europa, perdendosi spesso nella fascinazione di monasteri nascosti agli occhi del mondo. Dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico per i servizi relativi alla Sezione Antica. Collabora con diverse riviste nazionali ed estere, e ha dato alle stampe diversi volumi con Ediciclo e Bottega Errante Edizioni. Le sue competenze e la sua abilità affabulatoria lo rendono uno straordinario e imperdibile narratore.

Il volume – GUARNERIANA SEGRETA: È un posto magico l’antica biblioteca Guarneriana, una delle più antiche biblioteche d’Italia, tesoro del Friuli Venezia Giulia che Angelo Floramo, direttore scientifico e scrittore, svela con la sua prosa intensa ed evocativa, facendo parlare i protagonisti del luogo: i codici manoscritti che popolano i suoi scaffali, testimoni preziosi di un tempo che fu.

“La Guarneriana è un bosco fitto di sentieri e di narrazioni” scrive, e ci conduce per questa via incantandoci con la storia del miniaturista che ha illustrato la Bibbia Bizantina del XII secolo, oppure commentando le glosse all’Inferno dantesco; ci narra le avventure di uno spettro che “infesta” la biblioteca, e ci fa vivere una giornata intera con Giambattista da Cingoli, il copista più mirabile del XV secolo. Entrare nel cuore della biblioteca, diventa così un’esperienza sensoriale, un viaggio in un passato appassionante. In calce al libro una guida ad alcuni itinerari e luoghi di San Daniele del Friuli e dintorni.

 

25 giugno, Massimo Cuomo;

 

L’autore – MASSIMO CUOMO: 

Nato a Venezia, ora risiede nella nostra Teglio Veneto. Giornalista per La Nuova Venezia e TeleVenezia, si è dato ai romanzi d’invenzione e ha fondato la start-up “Romanzi.it srls”, grazie alla quale i lettori più accaniti potranno ricevere a casa la propria “scatola misteriosa”, piena di novità letterarie da scoprire.

Il volume – CASA E’ DOVE FA MALE:

Un romanzo da leggere con la lentezza con cui viene narrato: una parola alla volta, come in una confessione religiosa. Una storia che in qualche modo ci riguarda tutti e che, mostrandoci per quello che siamo, ci offre l’unica possibilità di salvezza: ammettere – per amare o tentare di correggere – la nostra natura imperfetta.
«Cuomo, narratore acuto e ironico, crea personaggi indimenticabili, ritratti così nitidi da sembrare fotografie» – Corriere del Veneto
«Cuomo ha una capacità sottile e lucida di osservare senza retorica, non forzando le barriere sentimentali ma evidenziando le ombre emotive, le frontiere delle anime, cogliendone gli strappi» – Avvenire
«In quest’universo chiuso e claustrofobico, nero nel finale, si vedono gli effetti, per il condominio-narratore e probabilmente per l’autore, di un errore fatale: “imitare l’amore degli altri”, perdendo quello per sé stessi» – Alessandro Beretta, la Lettura.

2 luglio, Elena De Vecchi;

 

L’autore ELENA DE VECCHI:

Vive a Trieste e si occupa di archivi storici. Nel 2016 ha pubblicato, per Robin edizioni, “Stanca morta” e “Papir”:  due volumi originali per stile e contenuti che raccontano le  avventure dell’ispettore Kaucich, del capo dell’anticrimine di Nova Gorica Devetak, dell’assistente Zingerle, dell’agente Bregant, del sovraintendente Casertano,  di don Miro e della sua perpetua Dragica, di Marilù, della misteriosa Chantal, di Vijola, del fante austroungarico Isidoro che scriveva a casa dal maledetto fronte orientale. L’autrice immerge l’intreccio narrativo – che fa capo a una piccola stazione di polizia goriziana – nel doloroso contesto storico del confine orientale. Il passato è rievocato attraverso frammenti di quel lungo e tormentato processo che ha portato la mobile frontiera geopolitica, con il suo strascico di memorie e di ferite, a divenire un ambiguo confine esistenziale, un laboratorio con cui tutti gli attori dei suoi romanzi devono misurarsi.

Il volume – STANCA MORTA:

Emma Torriani svanisce nel nulla dopo una festa di sole donne. Al commissariato di Gorizia l’ispettore Kaucich condivide con Devetak, capo dell’anticrimine di Nova Gorica, un caso decisamente complesso. Emma e Caterina sembrano oppresse da una storica quotidiana stanchezza. Le loro vicende, oggi come allora, si intrecciano tra lingue e culture diverse.

“Utilizzare una detective story, in bilico sul confine di Stato, affondando le radici narrative nel locale sottosuolo culturale e storico, tra il Carso e il Collio, tra Vienna e Trieste e fino ad Alessandria d’Egitto (ricordate l’epopea delle aleksandrinke?)  per  offrire una visione accattivante e praticabile della complessità delle nostre memorie, i molteplici processi di rimozione…”.

“Elena de Vecchi sa scrivere e soprattutto sa scrivere libri gialli in maniera davvero interessante.

E’ così brava che … sa portarti per mano verso l’ultimo capitolo dell’intera storia senza mai annoiarti perchè … è riuscita a creare una trama che non fa sbavature e con il suo modo scorrevole di scrivere riesce a mantenere un ritmo che, man mano prosegue, diventa sempre più serrato.

… cosa si cela dietro alla vita non ordinaria di una donna, Emma Torriani, e di tutti quei personaggi per nulla ordinari che le girano intorno in questo giallo Italiano veramante ottimo…”.

 

9 luglio, Emina Cevro Vukovic.

 

L’autore – EMINA CEVRO VUKOVIC:

Camminatrice seriale, aspirante giardiniera, ecoattivista, insegnante di yoga, Emina Cevro Vukovic è autrice di saggistica e narrativa.

I suoi ultimi libri sono Consigli per viandanti giardinieri, storie di paesaggi, semi e talee, scritto assieme a Nora Bertolotti, A fior di pelle, diario di viaggio tra narrazione e riflessione critica, Una casa per te “conversazione” sull’abitare e l’arredare, in collaborazione con Carin Sheve; Forti come leoni, scattanti come ranocchie (un anno di lyla yoga per bimbi e genitori) e Doppiamente Buono, la cucina etica e golosa di una yogini tantrica, Io Yoga nelle diverse età e Yoga per tutte le stagioni.

L’impegno sulla sostenibilità l’ha portata essere project manager di Lunedi Sostenibili- network for greener cities, e a tenere workshop e corsi sui temi della sostenibilità ambientale.

 

Il volume – CONSIGLI PER VIANDANTI GIARDINIERI:

Cinque percorsi, in altrettanti diversi paesaggi italiani, per raccontare le piante incontrate e scoprire in che modo sia possibile propagarle e farle crescere nel proprio spazio verde grazie a semi e talee raccolti camminando.

Si esplora una doppia felicità: quella del camminare, osservando con gli occhi del botanico i sentieri dell’Appennino, i boschi alpini, gli spazi residuali delle città, la macchia mediterranea, e la felicità di creare un balcone/giardino/orto resiliente, selvatico, profumato, etico.

Passo dopo passo, seme dopo seme, camminando con tutti i sensi aperti, nasce uno spazio interiore che si trasforma nel progetto di un personalissimo angolo verde dove coltivare l’amicizia con le piante.