Un insolito accostamento che vede mischiarsi le voci del coro virile ad un trio fisarmonica, contrabbasso e percussioni per interpretare quel racconto popolare che passa attraverso il canto. E se il sole scende lentamente dietro un’alta montagna, se si dipana la luce dietro il colle di San Pietro e se l’allegro cortile di una immaginaria ragazza di umili origini è festoso di tradizione contadina… siamo sicuramente immersi nel Friuli più vero. Quel territorio ricco anche di racconti cupi, mitologici, ricordi di emigrazioni, preghiere che si intersecano con guerre che hanno segnato famiglie e territorio. Tutto condito dall’animo puro e lavoratore che lascia spazio ad emozioni ed amori da viversi con leggerezza.
INTERVENGONO
Coro Glemonensis
Gabriele Bressan, direttore
Sebastiano Zorza, fisarmonica
Alexandar Paunovic, contrabbasso
U.T Gandhi, percussioni
Alberto Vidon, presentazioni
PROGRAMMA
Marco Maiero (1956)
E po’ si cjantarˆ
Popolare
A planc cale il soreli
(armonizzazione A. Venturini)
Marco Maiero
Canti su pa Pearina
Dažr San Pieri
Carlo Conti (1881 – 1956) – Enrico Fruch (1873 – 1932)
La cort di Catine
Popolare
O ce buino l’ago frescjo di Ludario
(armonizzazione M. Vidoni)
Cesare Augusto Seghizzi (1873 – 1933)
Se ti tocj une manine
Popolare
Se jo vess di maridami
(armonizzazione G. Malatesta)
Cecilia Seghizzi (1908 – 2019)
A mi baste un f”l di lune
Popolare
Se Sints
(armonizzazione M. Sofianopulo)
Arturo Zardini (1869 – 1923)
Stelutis Alpinis
(armonizzazione M. Macchi)
Marco Maiero
Sul volo chiaro
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